Gli Artisti

Qui troverete le biografie degli artisti che condividono con noi la loro creatività e visione, ognuno con un percorso unico e una storia appassionante. Attraverso il loro lavoro, contribuiscono a plasmare la nostra identità artistica e a offrirvi esperienze indimenticabili. Scoprite di più su chi sono, il loro percorso e le opere che ci ispirano ogni giorno.

le biografie
Alfonso e nicola vaccari

Alfonso e Nicola Vaccari, nati il 30 maggio 1961 a Forlì, sono pittori e scrittori gemelli. Diplomati al Liceo Artistico di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, hanno iniziato la loro carriera artistica nel 1985 con la mostra Desideretur a cura di Achille Bonito Oliva a Bergamo, inserendosi nella corrente post-Transavanguardia italiana.

La loro arte si è evoluta verso il neorealismo e la Nuova Figurazione italiana, esplorando paesaggi urbani crepuscolari, scene naturalistiche e figure femminili, con una forte attenzione all’erotismo. Hanno esposto a livello nazionale e internazionale in numerose mostre personali e collettive.

Oltre alla pittura, si sono dedicati alla critica d’arte, al giornalismo e a performance teatrali e cinematografiche. La loro arte mira a rappresentare la quotidianità e a recuperare la memoria dei luoghi vissuti. Un esempio delle loro opere è la stanza N°208 “Nottetempo” all’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro.

Tra i critici che hanno apprezzato il loro lavoro figurano Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Dacia Maraini e Red Ronnie. Da anni insegnano disegno e pittura nel loro atelier di Forlì.

Come scrittori, hanno pubblicato diversi romanzi, tra cui:

  • L’alchimista delle acque (1998, riedizione 2017)
  • Angeli senza ali (2008)
  • Il sentiero delle lucciole (2015)
  • La rosa dell’Est (2016)
  • Con Loro (2022).
Marina Carlizza

Il mio nome è Marina Carlizza, in arte “ Mary_Ma “; pur avendo mostrato fin dalla prima età scolare vivo interesse e gioiosa passione per la pittura e il disegno le scelte successive mi hanno condotto verso esperienze di lavoro per nulla attinenti all’arte pittorica.
Ciononostante, il segreto bisogno di esprimere le parti più celate della mia personalità alfine
ha trovato il proprio posto  nelle mie opere.  (hanno trovato il modo di emergere  proprio
attraverso le forme e il colore dei miei dipinti).

Il mio modo di dipingere può essere ricondotto a una forma di espressionismo astratto nota
anche come action painting ovvero drip printing. Le mie opere non hanno schemi o forme prefissate sono i colori che prevalgono e la creazione avviene attraverso e per mezzo del loro movimento sulla superficie della tavola. I
miei quadri cambiano nel tempo fino a fissare una immagine che l’occhio può catturare.
Le forme fluide vengono impresse con la forza del gesto. Il segno spontaneo come trascrizione di energia e prolungamento dell’azione stessa
lentamente si modifica interagendo con l’universo e la sua gravità. Il legno è la superfice
che prediligo perché appartiene al mio vissuto, i colori che ho scelto non sono quelli
dedicati, come tempere o colori a olio, ma piuttosto quelli industriali, usati nella vita di ogni giorno per colorare e proteggere qualunque tipo di superficie. Questi colori devono essere sempre e solo bianco, nero, rosso, giallo e blu e non si possono mischiare ma restano sempre distinti e definiti tra loro. Qualsiasi elemento della vita quotidiana può fungere da strumento per la mia pittura e può trovare luogo nelle mie opere.

Io dipingo per me stessa. La pittura è un mezzo per esprimere la mia personalità, i miei
pensieri, le mie sensazioni. E’ la riscoperta del mio passato antico e il suo prendere corpo
sulla tavola.

Mary-Ma

CASERTA GIUSEPPINA

Sin da bambina, giocavo a trasformare le cose, a vederle in modo diverse da
come mi apparivano. Nella fantasia ricreavo il mondo immaginandomelo nei
suoi meravigliosi aspetti. Sono cresciuta in un clima creativo, in una sartoria di
moda tra pezze colorate e modelli di cartone appesi con lo spago al muro.
Questi furono per me bambina come una rivelazione, mi sembravano le parti
scomposte di una grande cattedrale che aspettavano di essere ricomposte
dall’abilità delle mani del sarto. Così il gioco creativo si è trasformato,
crescendo, per la vocazione per l’arte e quei cartoni erano stati per mela prima
idea di costruzione della forma. Gli studi accademici mi hanno fornito la
grammatica, ma in seguito, grazie all’incontro con l’artista francescano Andrea
Martini, ho dovuto fare uno sforzo a seguire l’intuizione creativa e riuscire ad
abitare la forma e a darle un respiro, un soffio, per liberare l’immagine
dall’impaccio del compiuto, del definito, del perfetto. Molte volte mi sono
chiesta cosa sia l’arte, o meglio cosa sia fare arte e solo nel lavoro trovavo la
risposta: la scultura per me è un’intenzione, è un andare in una direzione, è un
movimento interiore verso la realtà. Forse è stata anche una necessità di
riconciliare la libertà dello spirito con la finitezza della materia: questa
condizione oscillante è un pregio per l’artista, ma un limite per la persona. Il
tempo non avrebbe alcun senso senza la memoria, e elementi biografici
affiorano talvolta confusamente per dare forma creativa a tutto ciò che è stato
e non è più. Chi sono io, l’artefice che guida il lavoro dell’artigiano per creare
immagini, o sono solo la copia sbiadita di quelle stesse immagini?

cristina casotto hunt

LE BELLE STATUINE
di Cristina Casotto Hunt – CHotto
Quando poco più di un anno fa mi presentai all’atelier di Marina Gozzi, ceramista in via Tor de’ Conti 16 a Monti, con la foto di un’opera magnifica di un artista africano che intendevo
riprodurre con le mie mani perché facesse bella mostra di sé nel mio soggiorno, non avrei mai immaginato di poter citare così, quel momento come l’inizio di un percorso.

Dalla creazione di oggetti che mi sorprendevano comunque per la loro concretezza, che io tuttora scambio per bellezza, in brevissimo tempo sono passata a modellare figure umane.
Prima le geishe che da anni disegno con gli acquarelli in posizioni e situazioni sempre
molto poco eteree e composte. Fumano, bevono, cadono, si disperano.

Poi questa piccola popolazione eterogenea che da qualche mese abita a casa mia e da
qualche ora in questa galleria.
Mi sorprendono e mi divertono sia il desiderio che mi viene di fissare un atteggiamento o uno stato d’animo, sia il risultato della mia, diciamo istintiva, manipolazione.
Quando comincio non so mai chi salterà fuori, so solo come si sente.
Tutto questo poteva rimanere un fatto privato condiviso dalla mia famiglia e pochi amici.
A Ninni Romeo, mia grande amica, la colpa e il merito di questa esternazione.

Elin Larson

Elin Larsson è una talentuosa artista digitale svedese nata nel 1995 a Stoccolma. Fin da giovane, Elin è stata appassionata di arte e natura, due elementi che hanno influenzato profondamente il suo lavoro artistico. Ha conseguito la sua laurea in Belle Arti presso l’Università di Stoccolma, dove ha avuto l’opportunità di esplorare diverse forme di espressione artistica.
Elin Larsson è conosciuta per il suo stile artistico unico che combina abilmente la pittura digitale, la grafica 3D e l’animazione. I suoi lavori sono caratterizzati da una palette di colori vivaci e da dettagli intricati che catturano l’attenzione dello spettatore. Il suo stile è fortemente influenzato dalla natura e dall’ambiente, e spesso crea opere d’arte che trasmettono un messaggio ecologico e di sensibilizzazione sull’importanza della conservazione.
Gli ambienti naturali e le questioni ambientali sono il cuore del lavoro di Elin. Attraverso le sue opere d’arte, cerca di rappresentare la bellezza della natura e allo stesso tempo mette in evidenza le minacce che essa affronta a causa del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della deforestazione. Le sue opere spaziano dalla rappresentazione di paesaggi idilliaci a quelle più oscure che riflettono il lato
oscuro dell’antropocene.
Opere significative:
1. Resilienza: Un’opera in cui Elin rappresenta un albero solitario che cresce in mezzo a una foresta devastata, simboleggiando la speranza e la resilienza della natura di fronte alle sfide ambientali.
2. Cambiamento: Un’animazione che mostra il rapido cambiamento di un ghiacciaio nel corso degli
anni, evidenziando l’effetto del riscaldamento globale sulle masse di ghiaccio.
3. Rinascita: Un dipinto digitale che raffigura la rigenerazione di una foresta dopo un incendio,
sottolineando la capacità della natura di guarire e rinascere.
Elin Larsson non è solo un’artista, ma anche una fervente ambientalista. Collabora spesso con organizzazioni ambientali svedesi e internazionali per sensibilizzare il pubblico sui problemi ambientali. Parte dei proventi delle sue opere viene devoluta a progetti di conservazione e ripristino ambientale.
Nonostante la sua giovane età, Elin ha già partecipato a diverse mostre d’arte e ha ricevuto riconoscimenti per il suo impegno nella sensibilizzazione ambientale attraverso l’arte. Le sue opere stanno guadagnando popolarità su piattaforme digitali. Elin Larsson rappresenta un esempio straordinario di come l’arte possa essere utilizzata come strumento per promuovere la consapevolezza ambientale e ispirare azioni positive per la protezione del nostro pianeta.

Isabella Marquez

Isabella Marquez è un’artista digitale emergente delle Ande sudamericane. Cresciuta in un villaggio pittoresco, la sua arte riflette la bellezza della natura e le storie della sua comunità, in particolare degli anziani, da cui trae ispirazione. La sua produzione artistica si distingue per l’uso di colori vibranti e rappresentazioni dettagliate di paesaggi naturali e volti umani. Tra le sue opere più note vi sono “L’alba sulle Ande” e “Ricordi di una Vita”, che mostrano la sua capacità di fondere natura e saggezza umana in modo evocativo.

Isabella utilizza l’arte digitale per trasmettere la connessione profonda tra uomo e natura, e per riflettere sulla fragilità e bellezza della vita, come esemplificato nell’animazione “La Danza delle Farfalle”. La sua influenza va oltre l’arte visiva, coinvolgendo la comunità locale in progetti artistici e culturali volti a preservare le tradizioni e a ispirare le nuove generazioni. Il suo lavoro non è solo una celebrazione visiva, ma una riflessione sulla vita quotidiana e sulla saggezza che deriva dall’esperienza.

In sintesi, Isabella Marquez, con la sua arte, invita le persone a riscoprire la semplicità e a valorizzare la saggezza degli anziani, lasciando un segno sia nel panorama artistico che nella sua comunità

Leonardo Marconi

Leonardo Marconi è un rinomato artista digitale italiano con una carriera che abbraccia diverse decadi. Nato a Firenze nel 1960, ha coltivato fin da giovane una passione per l’arte, ispirato dalla ricca storia artistica della sua città natale. Ha studiato belle arti presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha affinato le sue abilità di disegno e pittura tradizionale prima di abbracciare il mondo dell’arte digitale.

Leonardo Marconi è noto per la sua abilità unica nel combinare gli stili di maestri pittori famosi con l’arte digitale contemporanea. Le sue opere spaziano da reinterpretazioni digitali di capolavori rinascimentali a composizioni originali che incorporano elementi dei grandi maestri dell’arte. Il suo lavoro trasmette un profondo rispetto per la tradizione artistica italiana, mentre allo stesso tempo esplora nuove possibilità attraverso l’uso della tecnologia digitale.

Leonardo Marconi ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua eccezionale abilità nel campo dell’arte digitale. Le sue opere sono esposte in gallerie d’arte di tutto il mondo e sono molto ricercate dai collezionisti d’arte contemporanea.

Marconi crede che l’arte debba essere un ponte tra passato e futuro, unendo la tradizione artistica con le nuove tecnologie. Crede che l’arte digitale offra infinite possibilità creative e che sia importante preservare e celebrare la ricca eredità artistica italiana. Leonardo Marconi continua a ispirare il mondo dell’arte digitale con la sua straordinaria fusione di maestria tecnica e visione artistica. La sua capacità di portare avanti la tradizione artistica italiana in un contesto contemporaneo lo rende un vero e proprio tesoro nazionale.

Luca Rossi

Luca Rossi, conosciuto artisticamente come LucaTristeArte, è un giovane e promettente artista digitale nato a Milano, Italia. A soli 22 anni, Luca ha già iniziato a lasciare un segno nel mondo dell’arte contemporanea grazie alla sua capacità di esplorare e rappresentare le emozioni e il disagio giovanile attraverso le sue opere. Attualmente studente presso l’Accademia di Belle Arti di Milano, Luca si sta specializzando in Arte Digitale, un campo in cui ha dimostrato un talento innato e una visione unica.

Il suo stile artistico combina elementi di realismo e surrealismo, creando opere che sono allo stesso tempo potenti e introspective. Le sue creazioni sono caratterizzate da una malinconia distintiva che riflette le sue esperienze personali e le sfide affrontate come giovane universitario. LucaTristeArte si dedica principalmente a temi come l’isolamento, l’ansia e la ricerca di identità, temi che risuonano profondamente con un pubblico di tutte le età.

Nonostante la sua giovane età, Luca ha già ricevuto diversi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui l’inclusione in mostre d’arte locali a Milano e menzioni d’onore in concorsi d’arte digitali online. Con il suo talento in continua crescita, LucaTristeArte mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del disagio giovanile e spera di partecipare a mostre internazionali e pubblicare un libro d’arte che raccolga le sue opere più significative. Inoltre, Luca sta considerando la possibilità di condividere la sua esperienza e le sue conoscenze con altri giovani artisti attraverso workshop e lezioni, contribuendo così a formare la prossima generazione di artisti digitali.

María Maternidad

María Maternidad è un’artista digitale emergente di Barcellona. La sua arte nasce dalla profonda esperienza della maternità, che ha trasformato il suo percorso creativo. Dopo la nascita del suo primo figlio, María ha iniziato a esplorare il mondo della pittura digitale, utilizzando questa forma d’espressione per raccontare le emozioni uniche legate al viaggio della maternità.

Il suo stile delicato si distingue per colori tenui, linee fluide e dettagli intimi che catturano momenti significativi della vita di una madre, dalla gravidanza alla nascita e oltre. Le sue opere, spesso accompagnate da poesie o citazioni, raccontano storie di amore, ansia e gioia, cercando di trasmettere il legame speciale tra madre e figlio.

Nonostante sia agli inizi della sua carriera, María ha già esposto in diverse mostre locali a Barcellona, ricevendo riconoscimenti per la sua arte toccante e ispiratrice. La sua presenza online è in continua crescita, con un seguito sempre più ampio di persone che apprezzano il suo lavoro e la sua esperienza di madre-artista.

Attraverso la sua arte, María vuole celebrare e sostenere le madri di tutto il mondo, ispirandole a condividere le proprie esperienze e a sentirsi comprese e apprezzate. Con nuovi progetti all’orizzonte, María Maternidad punta a espandere la sua influenza, esplorando ulteriormente i temi della maternità e della crescita personale, destinata a diventare una voce importante nell’arte digitale.

NUMA ROBERTO

La curiosità creativa è ciò che spinge l’artista sulla sua strada, e la ricerca di conferme delle proprie intuizioni mentali è la direzione che imprime al suo viaggio interiore. Che ciò avvenga attraverso i colori, le forme o le più svariate maniere di articolare fra loro pensieri inediti non è importante, perché ciò che veramente interessa è conoscere e trasmettere pensieri e emozioni intelligenti, senza preoccuparsi della forma esteriore della propria creazione, perché questa si adatterà allo schema comprensivo dell’osservatore, modificandone il raggio d’espansione. Questo è stato, ad oggi, il percorso artistico di Roberto Numa: libri pubblicati in Italia e in Brasile, documentari apprezzati da composite platee mondiali, opere scultoree eseguite utilizzando resti scartati dei nostri boschi, tronchi rami e radici destinati all’oblio, e che riprendono vita tra le mani dell’autore, ritornando ad assumere un ruolo nello scenario che tutto comprende, e che viene definito realismo olistico. Attualmente esponendo in svariati circuiti artistici online, ma anche fisicamente presso la galleria Lazzaro di Milano, il Grand Hotel di Chianciano Terme e il Biancolatte, noto brand gastronomico del
capoluogo lombardo, Roberto Numa intende mostrare la sua arte fatta di visioni e tecnica – ora del linguaggio, ora delle mani al servizio delle idee – con l’unico scopo di ribadire, nelle più differenti forme d’espressione possibili, l’impegno verso il proprio credo più intimo, e la volontà di mostrarlo agli altri, nella convinzione profonda della capacità degli esseri umani di trascendere la realtà fattuale ed immergersi nelle acque profonde dell’interconnessione vibratoria che esiste fra tutte le cose, e che l’arte evidenzia in ogni forma possibile.
Realismo olistico, è di questo che ci parla l’artista… un’infinita ragnatela energetica che fa di tutti noi ingranaggi intelligenti di un grande, unico e irripetibile organismo cosmico, che tende a irradiare sempre più una coerenza ancora inintelleggibile, ma da molti ormai intuita, e percorsa consapevolmente attraverso l’arte del creare.

Stefano Gatto

Sono Stefano Gatto, un manager internazionale con una profonda passione per l’arte, che ho coltivato fin dalla mia giovinezza, ispirato dalla mia famiglia, da sempre amante della cultura. Nonostante una carriera di successo nel business, grazie a una solida educazione in economia e una vasta esperienza internazionale, ho sempre sentito un forte richiamo verso l’arte. Un incontro significativo in età adulta ha risvegliato in me il desiderio di esplorare la mia creatività artistica.

Negli ultimi anni, ho deciso di dedicare più tempo alla mia passione, trasformandola da semplice hobby a un percorso professionale parallelo. Attraverso le mie opere, che spaziano tra diversi stili artistici e utilizzano la tecnologia per sperimentare nuove tecniche, rifletto la mia visione personale, una fusione di influenze classiche e contemporanee.

Il mio processo creativo inizia con carta e penna e si evolve poi digitalmente, con i lavori che inizialmente sono in bianco e nero. Ogni opera è un riflesso delle mie esperienze e delle mie emozioni. Spero che il mio lavoro possa ispirare e suscitare bellezza in chi lo osserva, proprio come l’arte ha fatto per me.

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